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“Wonder Grottole” sotto la lente della sostenibilità

E’ un periodo progettualmente molto “vivo” per i borghi grazie alla pubblicazione dei bandi collegati al Piano Borghi del PNRR, con 1 miliardo di euro di risorse stanziate a livello nazionale per i comuni fino a 5.000 abitanti. Una cifra importante che ha l’ambizione di generare nei prossimi anni un’inversione di tendenza e segnali di cambiamento in queste aree, rispetto a fenomeni quali lo spopolamento, la disoccupazione, l’abbandono, mantenendo l’attenzione verso lo sviluppo sostenibile e la tutela del territorio. Risorse destinate a sostenere interventi per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli centri per aumentarne l’attrattività, valorizzando il loro patrimonio materiale e immateriale e attivando il coinvolgimento della comunità locale.

Parole chiave che caratterizzano anche il pensiero e l’azione di Wonder Grottole, impresa sociale nata nel 2018 di cui siamo soci fondatori insieme a Silvio Donadio e Valentina La Terza. Nostro obiettivo è quello di favorire la rigenerazione del centro storico del borgo di Grottole (MT) grazie al recupero di alcune case in disuso, unito all’attrazione di nuove energie dall’esterno in connessione e scambio con la comunità locale, in modo tale da creare nuovi sguardi, idee, opportunità che possano essere segnali di cambiamento in grado di aiutare a generare fiducia e riattivare l’economia locale.

Negli ultimi decenni il paese ha infatti subito una progressiva emigrazione, che ha portato soprattutto ad un abbandono del centro storico: oggi vi abitano solo 300 abitanti (più del 60% è over 70) e presenta oltre 600 edifici abbandonati, riducendo quindi a periferia le aree centrali del paese, e in cui nella comunità locale prevale un sentimento di sfiducia verso il futuro, soprattutto per il continuo impoverimento delle giovani generazioni.

Si tratta di facilitare dei corto circuiti generativi, nuovi incontri e legami, avendo al contempo cura del territorio che si attraversa e che si decide di abitare, anche solo temporaneamente: non a caso la stessa Wonder Grottole è nata grazie a un viaggio lento “di ispirazione ed esplorazione territoriale” (le Netural Walk promosse ogni anno da Casa Netural di Matera, ndr) e a un incontro: nel 2013 la Netural Walk fece infatti tappa a Grottole e dallo scambio con gli abitanti e in particolare con Silvio, si iniziarono a gettare i primi semi di iniziative, come la mappatura partecipata degli edifici abbandonati.

Potremmo definire Grottole anche come un paese-laboratorio, dove è possibile sperimentare progetti pilota di rigenerazione di patrimonio materiale e immateriale, improntati sulla connessione tra comunità locale ed energie esterne, attraverso diversi dispositivi (residenze, coprogettazione, call,..) e utilizzando di volta in volta degli oggetti diversi (edifici in disuso, monumenti storici, memoria locale..).

Lavoriamo su 4 assets: living (sia edifici che modalità di “abitare”), agricoltura, impresa e turismo – facendoli incontrare con i “prodotti locali” – ceramica, miele, vino e olio – e valorizzando le peculiarità paesaggistiche – sistema cantine / grotte, agro rurale e Riserva Naturale di San Giuliano. Le stesse origini di Grottole sono di ispirazione per il nostro agire: il nucleo più antico risale alla preistoria tanto da essere considerato uno dei più antichi di tutta la Basilicata; inoltre, attraversato dalla via Appia, un tempo Grottole era crocevia di persone ed economie da nord a sud.

Wonder Grottole mette in atto un nuovo modello di turismo, quello 4.0, un’evoluzione dei turismi precedenti perché capace di mettere a sistema il recupero del territorio, favorire una rigenerazione urbana e creare una nuova offerta turistica, in grado di aumentare la qualità della vita oltre a favorire e generare nuove economie. Il turista ideale per Grottole è un turista che non vive in maniera passiva il territorio, il quale oltre a vivere le esperienze offerte dai locali, contribuisce ad accrescere le stesse divenendo egli stesso protagonista. Il turista che visita Grottole diviene un vero e proprio abitante temporaneo del borgo. Porta e scambia competenze, valori con il territorio e le sue risorse, in un rapporto armonico con la gente locale.

L’iniziativa di turismo 4.0 che ha fatto conoscere Grottole a livello mondiale è stata nel 2019 Italian Sabbatical, realizzata in collaborazione con Airbnb: una call internazionale per la ricerca di 5 volontari alla quale hanno risposto oltre 280.000 persone in un solo mese e grazie alla quale abbiamo ospitato Pablo (Argentina), Darrell (USA), Remo (UK), Helena (Canada), Anne (Filippine), diventati “abitanti temporanei” per tre mesi mettendo a disposizione le loro competenze per il rilancio del borgo.

Il 2019 è stato anche l’anno di inaugurazione della Wonder Casa, realizzata attraverso il recupero di un edificio abbandonato del centro storico, come segnale tangibile del progetto nonché luogo per ospitare i turisti-abitanti temporanei e riferimento per le iniziative di Wonder Grottole con la comunità.

Tra gli ospiti della Wonder Casa ci piace citare Davide e Carlo, nel 2020 progettisti vincitori della residenza per la progettazione dell’apiario integrato di comunità Wonder Bee, nato da un’idea dell’apicoltore grottolese Rocco Filomeno: uno spazio ibrido di collegamento e scambio tra uomo e natura, una microarchitettura da costruire con le mani a partire da una grande visione di sviluppo sostenibile, che diverrà presto realtà grazie al successo della campagna di crowdfunding.

Per continuare con gli esempi, le famiglie di Grottole nel 2018 e 2019 hanno aperto le loro case agli studenti provenienti da tutta Italia per i workshop residenziali del Master in Relational Design.

Nel 2020 invece abbiamo ricevuto oltre 500 progetti attraverso il concorso internazionale di architettura sulla Chiesa Diruta, promosso in collaborazione con Reuse Italy Bcorp, da cui è nata la mostra “La fragile bellezza” ospitata in modo diffuso nel centro storico grazie all’apertura straordinaria di alcune case disabitate.

Se si osservano con la lente della sostenibilità, tutti i progetti promossi da Wonder Grottole possiedono degli elementi comuni: sono infatti sempre pensati per essere in armonia con il paesaggio e le risorse locali e per rinnovare un senso di riappropriazione e interesse da parte degli abitanti intorno all’intero contesto; nel caso degli spazi abbandonati, sono pensati per creare le condizioni affinché possano diventare spazi permanenti e accessibili alla comunità, generando nuova continuità di processo; senza nascondere le difficoltà nell’operare nelle aree interne, ogni iniziativa pone l’attenzione alla sostenibilità economica, creando occasioni di sviluppo e reddito, anche micro, sul territorio; guardando al futuro e all’abitante temporaneo nelle sue più varie espressioni (turista, studente-ricercatore, artigiano, nomade digitale, artista..), puntiamo affinché possa trovare a Grottole un sistema attrattivo di proposte per visitare, lavorare, stare in un luogo in contatto e scambio con la comunità locale.

Wonder Grottole è considerato un caso studio internazionale per chi si occupa di rigenerazione di paesi in via di spopolamento e quindi ogni altra sperimentazione che si aggiunge ha la possibilità di creare questo effetto ispirativo verso altri attori di sviluppo locale.

credits
Foto copertina: Nicola Cerroni, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, attraverso Wikimedia Commons
Foto in pagina: Anreda Paoletti
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