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Siti UNESCO

Nella lista del patrimonio naturale e culturale dell’umanità UNESCO si trovano molti monumenti culturali, naturali e immateriali del Sud Italia.

La posizione di Grottole rende questo borgo un punto perfetto dal quale raggiungere in brevi tempi il resto della Basilicata, la Puglia, Calabria, Campania e Molise. Questa vicinanza dà la possibilità di fruire il territorio in maniera alternativa e muoversi alla scoperta della natura, della storia e della cultura di questi incredibili luoghi del Mediterraneo.

I SASSI E IL PARCO DELLE CHIESE RUPESTRI DI MATERA (distanza: 30 km)

Matera è il capoluogo della Basilicata. Al mondo è conosciuta per i Sassi, ovvero il nucleo più antico della città che fa di Matera una delle città più antiche del mondo ancora abitate. Il sito Patrimonio Mondiale comprende proprio i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri.

Le abitazioni presenti nei Sassi sono grotte con diverse forme e dimensioni. Integrate perfettamente nell’ambiente, oggi si presentano come un insieme di abitazioni sui toni del grigio e del bianco che a malapena si distinguono dalle rocce nelle quali sono inserite. Queste tipiche abitazioni contano anche di stalla, cantina e cisterna.

Il Parco delle Chiese Rupestri, invece, si presenta come un complesso di case, chiese, monasteri ed eremi. Comprende oltre 150 esempi di chiese in rupe, oggi patrimoni d’arte sacra. Le prime sono riconducibili alla cultura monastica medievale, a partire dall’VIII secolo. Tra le Chiese Rupestri si trova la “Cripta del peccato originale” considerata la Cappella Sistina delle chiese rupestri.

CASTEL DEL MONTE (distanza: 90 km)

Castel del Monte si trova nella cittadina pugliese di Andria. Fu costruito su volere dell’Imperatore Federico II di Svevia nel 1240 ed oggi rappresenta un capolavoro dell’architettura militare medievale.

Castel del Monte fu eretto rispettando una precisione matematica ed astronomica che rispecchia la cultura umanistica di Federico II, imperatore dalla vasta educazione appassionato di matematica, filosofia e astronomia.

Anche la forma perfettamente ottagonale del Castello rappresenta un valore fortemente simbolico: è la rappresentazione della perfezione e armonia delle forme, oltre alla fusione di elementi del Nord Europa, del mondo musulmano e dell’antichità classica.

TRULLI DI ALBEROBELLO (distanza: 99 km)

Nella cittadina di Alberobello, nel sud della Puglia, si trovano straordinari esempi di edilizia in pietra a secco: i trulli. Ad Alberobello se ne contano più di 1500: tradizionali capanne in pietra a secco con il tetto formato da lastre incastrate a secco. Questa tecnica risale all’epoca preistorica e tuttora viene utilizzata nell’area pugliese della Valle d’Itria.

Dalla struttura rettangolare e il tetto conico, i trulli sono uno spettacolo altamente suggestivo. Raccontano di tradizioni antiche e spesso i tetti delle costruzioni recano iscrizioni in cenere bianca dal significato mitologico o religioso.

ANTICHE FAGGETE PRIMORDIALI (distanza Parco Nazionale del Gargano: 155 km)

Il sito delle “Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa” è composto da 94 parti in 18 paesi europei. Sono uno straordinario esempio di foreste non disturbate dalla presenza dell’uomo. Antichissime, sviluppatesi dopo la fine dell’ultima era glaciale, oggi presentano una grande espansione grazie all’adattabilità del faggio, che tollera diverse condizioni sia climatiche che geografiche.

Le faggete italiane inserite nel sito transnazionale e facilmente visitabili da Grottole si trovano nelle seguenti località: Cozzo Ferriero (Potenza) e Pollinello (Cosenza), Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale del Gargano.

POLLINO UNESCO GLOBAL GEOPARK (distanza Parco Nazionale del Pollino: 154 km)

Il Pollino è il Parco Parco Nazionale più grande d’Italia, estendendosi infatti per oltre 192 mila ettari di area protetta. Si trova a cavallo tra due regioni, la Basilicata e la Calabria. L’intera zona del Pollino è formata dai Massicci del Pollino e dell’Orsomarso e l’altezza delle sue vette arriva a quota 2.200 mt, alcune delle più alte del Sud Italia che rimangono innevate per lunghi periodi dell’anno.

Il Pollino è inoltre la terra del pino loricato, del lupo, del capriolo, dell’aquila reale, della lontra, delle rocce dolomitiche, della Serra Dolcedorme, delle gole, delle grotte, della civiltà lucana e delle minoranze arbereshe.

Oltre a una natura incontaminata da visitare e vivere, questo territorio racchiude culture e contaminazioni di popoli che iniziano dal Paleolitico e raccontano stratificazioni culturali, come quelle date dalla presenza dei Greci e dei Romani e successivamente dei Longobardi, dei Saraceni, dei Bizantini e infine dei Normanni e degli Spagnoli.

PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO, CON I SITI ARCHEOLOGICI DI PAESTUM, VELIA E LA CERTOSA DI PADULA (distanza: 139 km)

Il Cilento è un’area territoriale della provincia di Sorrento. Si affaccia sulla costa tirrenica a sud di Napoli, tra il Golfo di Salerno e il Golfo di Policastro.

Quest’area è ricca di testimonianze di insediamenti risalenti al Neolitico, all’Età del Bronzo e del Ferro, successivamente interessata da comunità di Etruschi, colonizzatori greci, Lucani e Romani.

Il Cilento possiede un enorme valore culturale, poiché crocevia di alcune delle più importanti rotte di commercio tra il Mar Tirreno e il Mar Adriatico, nonché di floride culture e politiche che raccontano il territorio dalla preistoria al medioevo.

Il Sito comprende il Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula.

AREE ARCHEOLOGICHE DI POMPEI, ERCOLANO E TORRE ANNUNZIATA (distanza: 196 km, 212 km, 199 km)

Questo Sito Unesco comprende tre aree archeologiche: Pompei, Ercolano e Torre Annunziata, localizzate nella provincia napoletana. Pompei ed Ercolano sono le famose città romane travolte dall’eruzione del Vesuvio il 24 agosto 79 D.C.

Pompei era una città commerciale dove tutt’ora è possibile ammirare i resti delle botteghe ed è l’unico sito archeologico al mondo che riesce a dare un quadro completo della struttura dell’antica città romana.

Ercolano e Torre Annunziata erano due località di villeggiatura. Entrambe presentano meravigliose Ville dove i romani si recavano per rilassarsi dai doveri quotidiani e gli splendidi affreschi di queste ville raccontano di questo stile di vita opulento di cui godevano i ceti più facoltosi dell’Impero Romano.

CENTRO STORICO DI NAPOLI (distanza: 220 km)

Napoli, oggi capoluogo della regione Campania, è stata fondata dai Greci nel 470 a.C. Ha ricoperto un ruolo fondamentale nella trasmissione della cultura greca e romana ed è stata importante città portuale del mediterraneo. Nel corso dei secoli Napoli ha vissuto l’influenza dell’Impero Bizantino, dei Normanni, e delle dinastie Angioina, Aragonese e dei Borboni.

Tutta la città e il suo centro storico raccontano di queste contaminazioni di culture e stili architettonici. Edifici grandiosi come il Palazzo Reale, Castel dell’Ovo e le innumerevoli chiese raccontano gli sviluppi artistici, scientifici e tecnologici di questa storica città.

Suggestivi e caratteristici, i vicoli di Napoli sono la rappresentazione della cultura pulsante di questo popolo così tanto contaminato ma dalla forte identità partenopea.

COSTIERA AMALFITANA (distanza: 191 km)

La costiera amalfitana è parte della provincia salernitana e fa parte della costa tirrenica dell’Italia meridionale a sud di Napoli.

È caratterizzata da una bellezza peculiare data dai terrazzamenti di vigneti e frutteti che fanno da cornice a piccole cittadine di grande valore artistico, come Amalfi e Ravello. L’area del sito Unesco comprende infatti dodici comuni, ricchi di ville romane, testimonianze storiche e preziosi manufatti artigianali.

Un territorio unico, meraviglioso esempio del paesaggio mediterraneo, dove le acque cristalline e il giallo dei limoni fanno da protagonisti.

PATRIMONI IMMATERIALI

TRANSUMANZA

La transumanza, inserita nel 2019 nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale a partire da una candidatura transnazionale, è un’antica pratica della pastorizia che consiste nella stagionale migrazione del bestiame nell’arco alpino e nell’area del Mediterraneo. Sono stati riconosciuti dall’UNESCO due tipi di transumanza: quella orizzontale, praticata nelle regioni pianeggianti, e quella verticale che caratterizza invece le aree di montagna.

Tradizione che deriva dalla preistoria e testimonia ancora oggi un rapporto equilibrato tra uomo e natura e un utilizzo sostenibile delle risorse naturali, la transumanza ricopre oggi una notevole importanza culturale. Essa ha infatti modellato le relazioni tra comunità, animali ed ecosistemi creando anche riti e pratiche sociali che popolano l’estate e l’autunno e testimoniano ogni anno la rilevanza di una pratica che perdura da secoli.

L’ARTE DEL PIZZAIOLO NAPOLETANO

L’Arte del pizzaiolo napoletano è una pratica culinaria nata a Napoli e formata da diverse fasi tra cui la preparazione dell’impasto, un movimento rotatorio che viene compiuto del pizzaiolo e la cottura nel forno a legna. A Napoli oggi vivono e lavorano circa 3000 pizzaioli divisi in categorie sulla base dell’esperienza e delle loro capacità. L’Accademia dei Pizzaiuoli Napoletani propone corsi sulla storia, gli strumenti e la tecnica di quest’arte per permetterne la sopravvivenza ma l’arte è oggi fortemente diffusa anche nelle case della popolazione.

Il titolo di patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO riconosce così l’arte del pizzaiolo napoletano come espressione di una cultura unica e permette che questa produzione alimentare possa essere percepita come marchio di italianità nel mondo.

ARTE MURETTI A SECCO

L’Arte dei muretti a secco è l’arte di costruire accatastando le pietre senza utilizzare altri materiali se non in alcune occasioni la terra secca. La stabilità dei muretti a secco è garantita dall’attenta scelta delle pietre e dal loro preciso posizionamento.

Essi, diffusi nelle aree rurali e in particolare nei terreni scoscesi, sono utilizzati per l’allevamento, l’agricoltura o come abitazioni e testimoniano pratiche, usate dalla preistoria, di organizzazione degli spazi grazie alle risorse locali naturali. I muretti a secco sono importanti nel prevenire le frane, le alluvioni e le valanghe e nel contrastare l’erosione e la desertificazione. Rafforzano inoltre la biodiversità e creano le giuste microcondizioni climatiche per l’agricoltura, riflettendo così un rapporto equilibrato con l’ambiente e un’armoniosa relazione tra uomo e natura.

DIETA MEDITERRANEA

La Dieta Mediterranea è uno stile di vita che comprende competenze, conoscenze, rituali, simboli e tradizioni riguardanti la coltivazione, la raccolta, la pesca, l’allevamento, la conservazione, la cucina e, soprattutto, la condivisione e il consumo di cibo. Essa ha un ruolo fondamentale nei riti, nelle celebrazioni e negli eventi culturali valorizzando al contempo anche l’artigianato locale.

La denominazione Dieta Mediterranea è un’etichetta nuova per una tradizione antica: nasce infatti negli anni Settanta dagli scienziati americani Ancel e Margaret Keys con lo scopo di indicare uno stile di vita tradizionale, fatto non solo di abitudini alimentari ma anche di costumi sociali e produzioni locali, da loro studiato nel Mediterraneo e che dimostrarono responsabile della longevità delle popolazioni del meridione italiano.

La Dieta Mediterranea è oggi una sorta di filosofia di vita che può contribuire a creare un domani più sostenibile e che, partendo dall’ambito locale, può condurre a cambiamenti su scala globale.